Deuteronomio spiegato ai bambini

6-9 "insegnate ai vostri figli" dalla serie di sermoni sulla torah
Questa è una di quelle domande "Sì, ma..." che richiedono una spiegazione seria. Levitico 20:9 dice: "Se qualcuno maledice suo padre o sua madre, sarà sicuramente messo a morte; se ha maledetto suo padre o sua madre, la sua colpa di sangue è su di lui".
Innanzitutto, una nota sull'ultima parte del versetto. "La sua colpa di sangue è su di lui" significa fondamentalmente che si è procurato da solo questa punizione. Sapeva cosa avrebbe dovuto fare e non l'ha fatto. Inoltre, è importante ricordare che la Legge mosaica era per il popolo dell'alleanza di Dio, Israele, che viveva in una teocrazia. La Legge dell'Antico Testamento non è in vigore oggi (Romani 10:4; Galati 3:23-25; Efesini 2:15).
Se qualcuno ha un figlio ostinato e ribelle che non vuole obbedire a suo padre o a sua madre e che, quando lo castigano, non li ascolta neppure, il padre e la madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della sua città alle porte della sua città natale. E diranno agli anziani della sua città: "Questo nostro figlio è testardo e ribelle, non ci obbedisce, è un mangione e un beone". Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno; così allontanerete il malvagio di mezzo a voi e tutto Israele ne sentirà parlare e avrà paura.
Qual è il messaggio principale del Deuteronomio?
Il cuore del Deuteronomio è l'alleanza che lega Yahweh e Israele con giuramenti di fedeltà e obbedienza. Dio darà a Israele benedizioni della terra, fertilità e prosperità finché Israele sarà fedele agli insegnamenti di Dio; la disobbedienza porterà a maledizioni e punizioni.
Perché il libro del Deuteronomio è così importante?
Il libro offre una riaffermazione della Legge per una nuova generazione, piuttosto che una mera copia di ciò che è stato fatto in precedenza. Il Deuteronomio registra questa "seconda legge", ossia la serie di sermoni di Mosè in cui egli ribadisce i comandi di Dio dati originariamente agli israeliti circa quarant'anni prima nell'Esodo e nel Levitico.
Il libro del Deuteronomio
Il Deuteronomio 6 è il fulcro del sermone che Mosè sta predicando al popolo d'Israele mentre sta per entrare nella terra promessa. Mosè ha proclamato il comando più grande, confermato da Gesù. "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze" (6,5). Tutte le leggi che Dio ha dato si basano su questa verità. Dio vuole i nostri cuori e ha comandato a Israele di mettere nel loro cuore le parole di Dio (6:6). Dio dichiarò inoltre che lo scopo di queste leggi era il bene di Israele (6:2-3). Tutte le leggi di Dio sono per il nostro bene, proprio come i buoni genitori danno regole per il bene dei figli. Mosè dichiara quindi la necessità che il popolo, se vuole entrare nella terra promessa e godere del riposo che Dio gli offre, abbia la legge di Dio nel cuore e ami Dio con tutto il cuore. Ma come fare per avere queste parole nel cuore? Nei versetti 7-9 Mosè dà una direttiva molto importante.
Ripetetele ai vostri figli. Parlatene quando vi sedete in casa e quando camminate per strada, quando vi coricate e quando vi alzate. Legatele come segno sulla vostra mano e siano un simbolo sulla vostra fronte. Scrivili sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città. (Deuteronomio 6:7-9 CSB)
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Amante di Gesù, della famiglia, della casa. Moglie, mamma, scrittrice, runner. Erin trova gioia nella sua vita di seguace di Gesù, moglie di un medico, mamma di tre bei ragazzi, scrittrice di Home with the Boys e cofondatrice di Raising Boys Media.
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Vita dei bambini - Deuteronomio 6,5 | Marco 12,29-31
I capitoli 1-30 del libro sono costituiti da tre sermoni o discorsi pronunciati da Mosè agli israeliti nelle pianure di Moab, poco prima del loro ingresso nella Terra Promessa. Il primo sermone racconta i quarant'anni di peregrinazioni nel deserto che hanno portato a quel momento e si conclude con l'esortazione a osservare la legge. Il secondo sermone ricorda agli israeliti la necessità di seguire Yahweh e le leggi (o insegnamenti) che ha dato loro, da cui dipende il possesso della terra. Il terzo sermone offre il conforto che, anche se la nazione di Israele dovesse dimostrarsi infedele e quindi perdere la terra, con il pentimento tutto potrà essere ripristinato.[2]
Gli ultimi quattro capitoli (31-34) contengono il Cantico di Mosè, la Benedizione di Mosè e le narrazioni che raccontano il passaggio del mantello della guida da Mosè a Giosuè e, infine, la morte di Mosè sul Monte Nebo.
Uno dei suoi versetti più significativi è Deuteronomio 6:4, lo Shema Yisrael, che è stato descritto come la dichiarazione definitiva dell'identità ebraica per gli ebrei teisti: "Ascolta, o Israele: l'Eterno, il nostro Dio, è uno solo"[3] I versetti 6:4-5 sono stati citati anche da Gesù in Marco 12:28-34 come il Grande Comandamento.