Aldo moro spiegato ai bambini

"intendiamo fermare la riproduzione umana per almeno tre anni".
Questo studio è stato approvato dal Comitato Etico Indipendente dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari (delibera n. 0843, giugno 2020) e condotto secondo le raccomandazioni della Dichiarazione di Helsinki. I genitori di tutti i partecipanti hanno fornito il loro consenso informato online.
Ital J Pediatr 48, 68 (2022). https://doi.org/10.1186/s13052-022-01266-xDownload citationCondividi questo articoloChiunque condivida il seguente link potrà leggere questo contenuto:Ottieni link condivisibileSpiacente, un link condivisibile non è attualmente disponibile per questo articolo.Copia negli appunti
Incontrare i partecipanti all'azione COST
Aldo Romeo Luigi Moro ([ˈaldo ˈmɔːro]; 23 settembre 1916 - 9 maggio 1978) è stato uno statista italiano, esponente di spicco della Democrazia Cristiana (DC). È stato primo ministro italiano dal dicembre 1963 al giugno 1968 e poi dal novembre 1974 al luglio 1976.[1]
Moro è stato anche Ministro degli Affari Esteri dal maggio 1969 al luglio 1972 e nuovamente dal luglio 1973 al novembre 1974. Durante il suo ministero, attuò una politica filo-araba. Inoltre, negli anni Cinquanta fu nominato Ministro della Giustizia e dell'Istruzione pubblica. Dal marzo 1959 al gennaio 1964, Moro è stato segretario della Democrazia Cristiana.[2] Il 16 marzo 1978 è stato rapito dal gruppo armato di estrema sinistra delle Brigate Rosse e ucciso dopo 55 giorni di prigionia.[3]
È stato uno dei primi ministri italiani più longevi del dopoguerra, guidando il Paese per oltre sei anni. Intellettuale e paziente mediatore, soprattutto nella vita interna del suo partito, durante il suo governo Moro attuò una serie di riforme sociali ed economiche che modernizzarono profondamente il Paese.[4] Grazie al suo accomodamento con il leader comunista Enrico Berlinguer, noto come Compromesso storico, Moro è ampiamente considerato uno dei padri più importanti del moderno centro-sinistra italiano e uno dei più grandi e popolari leader della storia della Repubblica italiana.[5]
Aldo arkitekt
Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è stato storicamente studiato, conosciuto e diagnosticato nei maschi. Le femmine tendono a non essere identificate, soprattutto quelle con capacità intellettive medie. Questa differenza tra sesso e genere potrebbe essere parzialmente spiegata da fattori di rischio biologici, ma è probabilmente legata anche a questioni metodologiche. Il presente studio si propone di esaminare le caratteristiche fenotipiche (cognitive, emotive, socio-comunicative e accademiche) di un gruppo di 54 femmine con ASD abbinate a un gruppo di 55 maschi con ASD (3-18 anni), tutti senza deterioramento cognitivo. I risultati suggeriscono che esistono sottili, ma potenzialmente significative, differenze fenotipiche quantitative e qualitative tra femmine e maschi che i comuni test di screening non sono sempre abbastanza sensibili da riconoscere. Sono necessari ulteriori studi per migliorare la pratica e il percorso di valutazione delle femmine, riducendo le disuguaglianze basate sul sesso/genere nella cura dell'ASD.
REGIONE LAZIO 9 - Presidente LEI E' UN FESSO !
Questo articolo può presentare teorie marginali, senza dare il giusto peso alla visione tradizionale, e spiegare le risposte alle teorie marginali. Si prega di contribuire a migliorarlo o di discutere il problema nella pagina di discussione. (Maggio 2018) (Impara come e quando rimuovere questo messaggio template)
Alcune delle fonti elencate in questo articolo potrebbero non essere affidabili. Si prega di aiutare questo articolo cercando fonti migliori e più affidabili. Le citazioni inaffidabili possono essere contestate o cancellate. (Gennaio 2022) (Scopri come e quando rimuovere questo messaggio template)
La mattina del 16 marzo 1978, giorno in cui il nuovo governo guidato da Giulio Andreotti avrebbe dovuto sottoporsi al voto di fiducia del Parlamento italiano, l'auto di Aldo Moro, ex primo ministro e poi presidente della Democrazia Cristiana (in italiano: Democrazia Cristiana, all'epoca partito di maggioranza relativa, fu assaltata da un gruppo di terroristi di estrema sinistra noti come Brigate Rosse in via Fani a Roma. Sparando con armi automatiche, i terroristi uccisero le guardie del corpo di Moro (due carabinieri nell'auto di Moro e tre poliziotti nell'auto successiva) e lo rapirono.