Cimabue spiegato ai bambini youtube

Fatti di Cimabue

top of pagePRESSIntervista a Bimba Landmann su RAI 3 Lazio in occasione della mostra "Bimba Landmann. Cultura visiva e immaginario fantastico" curata da Emanuela Mastria, al Museo Carlo Bilotti a Roma, Aranciera di Villa Borghese, dal 21 Aprile al 4 Giugno 2017.

"Le ricche illustrazioni dorate del libro evocano lo stile bizantino che precede Giotto, ma suggeriscono anche i colori più tenui e l'intensità emotiva per i quali l'artista diventerà famoso. Nella Divina Commedia, Dante, contemporaneo di Giotto, scrisse: "Nella pittura Cimabue pensava di tenere il campo/ Ora Giotto è acclamato da tutti/ Tanto che ha oscurato la fama del primo" - un risultato a cui allude anche questo libro splendido e ingannevolmente semplice."    (Un bambino di nome Giotto, Edizioni Arka).

Il testo di Visconte, scritto in modo incisivo, spiega come Francesco abbia infuso il sacro nei momenti pratici della vita, e le parole sono esaltate dalle straordinarie opere d'arte di Landmann. Con sfumature di stile bizantino, una sensibilità medievale e increspature del misticismo di Marc Chagall, le immagini, tutte colorate di oro, invitano i bambini a guardare attentamente le pagine intere e doppie e le pagine con piccoli riquadri che spiegano il ministero di Francesco. Il "Cantico di Frate Sole", con le sue parole gloriosamente intrise d'oro, è un finale splendente.

Cimabue e Giotto Madonna in trono

Questo dittico, un'opera incernierata e trasportabile utilizzata per la devozione privata, fu probabilmente realizzato nel Regno latino stabilito in Terra Santa dai Crociati. Nello stile, nella tecnica e nell'uso di iscrizioni sia latine che greche, mostra una commistione di elementi orientali e occidentali. Il dittico potrebbe essere stato realizzato da un artigiano italiano, forse operante nella città costiera di San Giovanni d'Acri, che alla fine del XIII secolo era la capitale di un ridotto regno crociato. Questo tipo di opere devozionali private e i relativi modelli bizantini importati in Europa occidentale esercitarono una forte influenza sulla pittura successiva in Italia, Francia e Paesi Bassi.

  Colomba spirito santo spiegata ai bambini di prima elementare

ala sinistra, S. RAPAEL [RAFFAELE] (in alto a sinistra in pigmento rosso), S. GABRIEL (in alto a destra in pigmento rosso), .FL (in verticale, sotto il centro a sinistra in pigmento rosso); ala destra, IC CR (sulla croce in pigmento oro), MP OY (al centro a sinistra in pigmento rosso), (al centro a destra in pigmento rosso)

Ala sinistra: 38 × 29,5 cm (14 15/16 × 11 5/8 in.); immagine dipinta dell'ala sinistra: 29,8 × 22,3 cm (11 3/4 × 8 3/4 in.); ala destra: 38 × 29,5 cm (14 15/16 × 11 5/8 in.); immagine dipinta dell'ala destra: 30 × 22,3 cm (11 7/8 × 8 3/4 in.)

Madonna di Cimabue in trono

Il pittore italiano Cimabue (attivo nell'ultimo quarto del XIII secolo) lavorò in uno stile italo-bizantino caratterizzato da un vigore e da una vivacità che lo distinguevano dall'arte più convenzionale del suo tempo e anticipavano lo stile più naturale del XIV secolo.

Cimabue, il cui nome di battesimo era Cenno de' Pepi, nacque probabilmente prima del 1250. Il primo documento a lui associato risale all'8 giugno 1272. L'unica altra fase documentata della vita di Cimabue riguarda il suo mosaico absidale, San Giovanni Evangelista, nel Duomo di Pisa, datato 1301-1302. Morì poco dopo la metà del 1302.

  Colori primari spiegati ai bambini

Alcuni accenni alla personalità di Cimabue provengono da fonti letterarie. Dante cita Cimabue nella Divina Commedia, ma è più interessato alla lezione morale da impartire sulla natura transitoria della fama che al carattere di Cimabue: "Un tempo Cimabue pensava di tenere il campo/ della pittura; oggi Giotto è di gran moda;/la fama dell'altro giace nella polvere nascosta" (Purgatorio, Canto XI, 94-96, trad. Dorothy L. Sayers).

Cimabue spiegato ai bambini youtube
on line

La National Gallery è un museo d'arte situato a Trafalgar Square nella City of Westminster, nel centro di Londra, in Inghilterra. Fondata nel 1824, ospita una collezione di oltre 2.300 dipinti che vanno dalla metà del XIII secolo al 1900.[nota 1] L'attuale direttore della National Gallery è Gabriele Finaldi.

La National Gallery è un ente di beneficenza esente e un ente pubblico non dipartimentale del Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport.[3] La sua collezione appartiene al governo per conto del pubblico britannico e l'ingresso alla collezione principale è gratuito.

A differenza di musei analoghi dell'Europa continentale, la National Gallery non è nata dalla nazionalizzazione di una collezione d'arte reale o principesca esistente. È nata quando il governo britannico ha acquistato 38 dipinti dagli eredi di John Julius Angerstein nel 1824. Dopo quell'acquisto iniziale, la Galleria è stata plasmata principalmente dai suoi primi direttori, in particolare da Charles Lock Eastlake, e dalle donazioni private, che oggi rappresentano i due terzi della collezione.[4] La collezione è più piccola di molte gallerie nazionali europee, ma di portata enciclopedica; la maggior parte dei principali sviluppi della pittura occidentale "da Giotto a Cézanne"[5] sono rappresentati con opere importanti. In passato si sosteneva che questa fosse una delle poche gallerie nazionali ad avere tutte le opere in esposizione permanente,[6] ma ora non è più così.

  Aosta spiegata ai bambini

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