Definizione di meraviglia spiegato ai bambini

Significato di Wonder

La meraviglia, innata nel bambino, è un desiderio interiore di apprendimento che attende la realtà per essere risvegliato. La meraviglia è all'origine della coscienza della realtà e quindi dell'apprendimento. La portata della meraviglia, che avviene a livello metafisico, è maggiore di quella della curiosità. Le sfortunate interpretazioni errate delle neuroscienze hanno portato a false idee cerebrali nel campo dell'educazione, tutte basate sul presupposto scientificamente sbagliato che l'apprendimento dei bambini dipenda da un ambiente arricchito. Queste convinzioni hanno rafforzato l'approccio comportamentista all'educazione e alla genitorialità e hanno contribuito a spegnere il senso di meraviglia dei nostri bambini. Noi proponiamo la meraviglia come centro di ogni motivazione e azione nel bambino. La meraviglia è ciò che rende la vita autenticamente personale. La bellezza è ciò che scatena la meraviglia. La meraviglia si sintonizza con la bellezza attraverso la sensibilità e si sviluppa attraverso un attaccamento sicuro. Quando meraviglia, bellezza, sensibilità e attaccamento sicuro sono presenti, l'apprendimento è significativo. Al contrario, quando non c'è una dimensione volitiva (non c'è meraviglia), non c'è un fine o un significato (non c'è bellezza) e non c'è una predisposizione alla fiducia (attaccamento sicuro), il processo meccanico, rigido e limitante del cosiddetto apprendimento attraverso la mera ripetizione, diventa una routine mortificante e alienante. Questo potrebbe essere descritto come addestramento, non come apprendimento, perché non contempla l'essere umano nella sua interezza.

L'importanza della meraviglia in filosofia

C'è uno spot televisivo che viene trasmesso di tanto in tanto per pubblicizzare una deliziosa caramella.    C'è una bambina che guarda la vetrina di un negozio di caramelle pieno di delizie allettanti.    Lo sguardo della bambina è di stupore e di attesa mentre valuta la sua scelta.    Forse avete visto lo stesso sguardo di un bambino quando vede un albero di Natale con le sue belle luci, le decorazioni colorate e i regali sotto di esso.    Lo sguardo dice che sta accadendo qualcosa di meraviglioso.    Tutti noi possiamo ricordare momenti della nostra vita in cui siamo stati pieni di felicità, eccitazione e meraviglia.

La parola meraviglia è descritta nell'Oxford Dictionary come un sentimento di sorpresa misto ad ammirazione, causato da qualcosa di bello, inaspettato, sconosciuto o inspiegabile.    La sola lettura della definizione mi rende felice.    E se alla meraviglia aggiungessimo la parola riverente?    Meraviglia riverente.    È un termine bellissimo, non è vero?    Troviamo questa particolare descrizione nella traduzione di The Message di 2 Pietro 1, 5-7.

Alcune traduzioni usano parole come pietà o rettitudine.    Conoscete qualcuno che descrivereste come pio?    Me ne vengono in mente diverse: i miei genitori, la signora Moseley, la mia insegnante di scuola domenicale d'infanzia e molte altre persone che ho conosciuto o conosco ora.    L'unica persona che ho difficoltà a descrivere come divina sono io stesso.    Naturalmente il motivo è che mi conosco meglio di chiunque altro.    Conosco tutti i miei difetti e le mie imperfezioni, le mie mancanze e i miei fallimenti.    Il leggendario allenatore di pallacanestro John Wooden (1910-2010) ha detto: "La tua reputazione è ciò che sei percepito dagli altri, ma il tuo carattere è ciò che sei veramente".    A volte i miei cari e dolci figli mi hanno definito "divina" nell'esprimere il loro amore per la donna che li ha cresciuti.    La mia reazione immediata è quella di guardarmi alle spalle per vedere se stanno descrivendo qualcuno dietro di me.    Non mi sento degna di questa espressione.

Psicologia del bambino prodigio

Chi lavora nei primi anni di vita non può non interessarsi a ciò che affascina e ispira i bambini. Sono quei fantastici "momenti magici" che stupiscono e catturano i bambini, facendo brillare i loro occhi e sporgere la lingua in segno di profonda concentrazione e portandoli a impegnarsi in un'esperienza nuova e meravigliosa.

In un mondo dominato dalla tecnologia, è sorprendente che possiamo ancora essere ipnotizzati da qualcosa che non è su uno schermo. Questa meravigliosa esperienza di bellezza può anche suscitare amore, fiducia e desiderio di proteggere e prendersi cura di qualcosa. Questo è spesso associato a sentimenti di profonda connessione e piacere, che a loro volta hanno portato a molti dibattiti.

Tuttavia, come scrive Rachel Carson in Il senso della meraviglia, "se i bambini devono mantenere vivo questo senso innato della meraviglia, hanno bisogno della compagnia di almeno un adulto che possa condividerlo, riscoprendo con loro la gioia, l'eccitazione e il mistero del mondo in cui viviamo". Quindi, anche noi operatori dobbiamo avere un senso di stupore e meraviglia per essere in grado di riconoscerlo e valorizzarlo nel bambino, piuttosto che affrettare la sua giornata, inseguendo risultati senza senso.

Significato del bambino prodigio

Meravigliarsi è risvegliare i sensi, è un'arte, una coscienza. È riuscire a staccarsi dai pensieri invadenti e apprezzare il momento. I ricercatori la definiscono come la sensazione che si prova in presenza di qualcosa di più grande di noi. Inoltre, la capacità di relazionarsi con la poesia, la gioia e il sublime del mondo che ci circonda. Uno stato di apertura mentale e di messa in discussione del nostro modo di vedere il mondo, unito alla gratitudine per questi doni quotidiani.

I bambini nascono con questo dono naturale della meraviglia, della curiosità verso il grande e il piccolo, l'ordinario e lo straordinario, e accettano di non capire o dare un senso a tutto. Con una mentalità aperta, un cuore aperto e connesso, un bambino si nutre della sua creatività e del suo naturale senso di gioia per tutte le esperienze. È solo con l'avanzare dell'età che diventa più difficile rimanere connessi; il desiderio di capire e controllare il mondo ci disconnette dalla capacità di meravigliarci e basta.

Scoprire nuove culture, nuove destinazioni e nuove esperienze ci permette di essere aperti ad apprezzare nuove informazioni e sensazioni. Questi viaggi di apprendimento sviluppano la curiosità e l'esplorazione piuttosto che l'isolamento e il ritiro. Vedi educazione culturale.