La costituzione italiana spiegata ai bambini della scuola primaria
Costituzione a misura di bambino (pdf)
La storia delle politiche familiari in Italia inizia alla fine del XIX secolo, anche se fino all'avvento del fascismo tali politiche consistevano principalmente in un insieme di norme e consuetudini disarticolate che discendevano dall'antico diritto romano. Il primo provvedimento assistenziale pubblico consolidato, che risale al periodo fascista (cioè agli anni Venti del Novecento), aveva lo scopo di sostenere le madri lavoratrici non autosufficienti, fornendo loro sussidi economici, sale per l'allattamento e servizi di assistenza all'infanzia; e vietando il lavoro durante l'ultimo mese di gravidanza e fino a un mese e mezzo dopo la nascita del bambino. Sono stati inoltre forniti aiuti economici alle famiglie numerose e a basso reddito attraverso trasferimenti in denaro e detrazioni fiscali (Brienza, 2001).
A partire dalla seconda metà degli anni '90, con la cosiddetta Seconda Repubblica, il governo italiano ha iniziato a decentralizzare, trasferendo così queste responsabilità alle regioni e ai comuni. Questo è stato l'inizio di una nuova fase di promozione e sostegno alla famiglia. Gli interventi locali hanno incluso la fornitura di servizi per l'infanzia, l'istruzione pubblica, l'assistenza sociale e la tutela della maternità. A livello nazionale sono stati concessi anche sussidi occasionali in denaro per i nuovi nati e misure fiscali per le persone svantaggiate (disabili, genitori single, bambini e individui a basso reddito).
Qual è la definizione di Costituzione a misura di bambino?
Una costituzione è un insieme di regole che guidano il funzionamento di un Paese, di uno Stato o di un'altra organizzazione politica. La costituzione può indicare quali sono i rami del governo, quali poteri hanno e come funzionano. Può anche indicare i diritti dei cittadini.
Che cos'è una Costituzione in parole semplici?
La costituzione è il libro delle regole di uno Stato. Stabilisce i principi fondamentali in base ai quali lo Stato è governato. Descrive le principali istituzioni dello Stato e definisce i rapporti tra queste istituzioni (ad esempio, tra esecutivo, legislativo e giudiziario).
Come citare la Costituzione italiana
L'Italia è un Paese dell'Europa meridionale e membro dell'Unione Europea. Il suo nome ufficiale è Repubblica Italiana. La bandiera italiana è verde, bianca e rossa. L'Italia è una repubblica democratica ed è membro fondatore dell'Unione Europea. Il suo Presidente è Sergio Mattarella e il suo Primo Ministro è Giuseppe Conte. L'Italia è anche un membro del G8, in quanto ha l'ottavo prodotto interno lordo più grande del mondo.
Prima del 1861, l'Italia era costituita da regni e città-stato più piccoli. L'Italia è diventata famosa per il suo vino e per il suo cibo. Alcuni cibi sono diversi da regione a regione. Tra i piatti più famosi ci sono vari tipi di pasta, la pizza e l'uva. Le olive sono molto utilizzate.
La capitale del Paese, Roma, è una delle città più famose al mondo, in quanto era la capitale dell'Impero Romano. Altre città famose in Italia sono Venezia, Napoli, Genova, Firenze, Palermo e Milano.
L'Italia ha influenzato lo sviluppo culturale e sociale dell'intera area mediterranea, influenzando profondamente anche la cultura europea. Di conseguenza, ha influenzato anche altre importanti culture. Tali culture e civiltà esistono fin dalla preistoria. Dopo la Magna Grecia, la civiltà etrusca e soprattutto la Repubblica e l'Impero romano, che hanno dominato questa parte del mondo per molti secoli, l'Italia è stata al centro della scienza e dell'arte europea durante il Rinascimento.
Video sulla Costituzione per gli studenti
Con una sentenza di 65 pagine, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione si sono pronunciate sull'esposizione del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche. Pubblicata il 9 settembre 2021, la sentenza n. 24414/2021 sintetizza un ampio numero di precedenti, tra cui quelli della Corte Costituzionale italiana e di altre autorità giudiziarie nazionali e sovranazionali come la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e le alte corti tedesca, canadese e svizzera. Questi precedenti hanno dato alla Corte di Cassazione italiana l'opportunità di fornire una mediazione unitaria tra i diversi attori (teisti, non teisti e atei) che da almeno trent'anni discutevano animatamente sulla questione.
Il caso del crocifisso riguarda il signor Franco Coppoli, insegnante di lettere a tempo pieno, che nel 2008 ha tolto il simbolo religioso dalla parete di un'aula e lo ha riappeso alla fine delle lezioni. L'insegnante ha affermato che la presenza del crocifisso alle sue spalle violava sia la sua libertà di coscienza sia il principio di neutralità religiosa nelle scuole pubbliche. In seguito, la maggioranza dell'assemblea studentesca della scuola ha adottato una risoluzione a favore dell'esposizione obbligatoria del crocifisso, per cui il dirigente scolastico ha emesso un'ordinanza esecutiva che imponeva al signor Coppoli di rispettare la presenza del simbolo religioso in classe. L'insegnante non ha rispettato l'ordine. L'autorità scolastica ha quindi sospeso il sig. Coppoli dall'insegnamento per 30 giorni senza retribuzione. Nel maggio 2015 il caso è stato portato davanti alla Sezione comune della Corte di Cassazione, dove l'insegnante ha anche denunciato di essere stato discriminato per le sue convinzioni non religiose.
Costituzione per bambini
Gli studenti frequentanti vengono esaminati sui casi e sui materiali discussi durante le lezioni in occasione dell'esame orale generale, che rappresenta il 60% del voto finale. Il restante 40% del voto finale si basa sulle presentazioni dei gruppi. Si tiene conto anche della partecipazione attiva in classe.
Le presentazioni di gruppo mirano a valutare la capacità degli studenti di lavorare su casi selezionati e di applicare le conoscenze acquisite per l'interpretazione e l'applicazione pratica dei principi del giusto processo. Inoltre, le presentazioni mirano a valutare la capacità degli studenti di argomentare i profili evolutivi della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte costituzionale italiana in materia di giusto processo".