Boccacio spiegato ai bambini

Boccaccio web
Finito il lungo racconto del re, di cui tutti sembravano molto soddisfatti, Dioneo disse ridendo: -- "Il buon uomo che quella notte guardò per far calare la coda dell'orco, difficilmente avrebbe contribuito per due soldi a tutte le lodi che voi fate a messer Torello"; poi, sapendo che ormai non gli restava che raccontare, così cominciò: -- "Il giorno di oggi, signore mie, è dedicato ai re e ai popoli".
Gentili signore, questo giorno, a quanto pare, è dedicato ai re, ai soldati e a gente del genere; perciò, per non allontanarmi troppo da voi, ho intenzione di raccontarvi qualcosa di un marchese; certo, niente di magnifico, ma un pezzo di folle follia, anche se alla fine gli è venuto bene. Consiglio di non copiare, perché è stato un vero peccato che gli sia andata bene.
C'era un tempo un certo marchese di Saluzzo, Gualtieri, giovane ma capo della casa, che, non avendo né moglie né figli, non passava il tempo se non a cacciare e a caccia, e non pensava minimamente a prendere moglie e a generare figli; per questo doveva essere considerato molto saggio: ma i suoi vassalli, non accettando la cosa, lo pregavano spesso di prendere moglie, per non morire senza eredi e lasciare loro senza un padrone, proponendogli di trovarne una di tale aspetto e di tale discendenza che potesse sposarsi con buone speranze ed essere ben contento del seguito.
Storia del telaio
Secondo la narrazione a cornice del Decameron, è in questa situazione disastrosa che un gruppo di dieci giovani decide di lasciare la città e fuggire in campagna. Nell'ambiente bello e sereno di una villa di campagna, ognuno di loro si racconta dieci storie nell'arco di dieci giorni, prima di prendere la decisione di tornare a Firenze. Questa decisione, che non viene spiegata nei dettagli, è sorprendente perché i narratori avevano inizialmente giustificato la loro fuga in campagna con l'argomento derivato dalla legge naturale secondo cui dovevano preservare la propria vita. E ora intendevano tornare a Firenze, nonostante la peste vi stesse ancora devastando. Come è possibile? Che cosa è cambiato in seguito al "time out" fuori dalle mura di Firenze?
Paziente griselda
L'opera d'arte medievale di Giovanni Boccaccio, Il Decamerone, mette in luce i modi giusti e peccaminosi degli esseri umani, attraverso la narrazione di brevi storie. I racconti di Boccaccio coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui l'adulterio, l'amore, la devozione, l'inganno e gli attributi delle persone egoiste e altruiste. Molti lodano Boccaccio per il suo coraggio di puntare i riflettori sugli aspetti sgradevoli della vita medievale, in particolare sull'imparzialità delle relazioni extraconiugali. Il Decameron di Boccaccio fornisce una lente sulla vita medievale, che era fortemente separata da disparità di genere, divisioni economiche e contrasti di status sociale.
Le disparità di genere sono una parte molto significativa della scrittura di Boccaccio, e le diverse rappresentazioni di uomini e donne sono evidenti. Nella società in cui si svolge il Decameron, le donne sono state intrappolate in una posizione sociale inferiore rispetto agli uomini. Tuttavia, Boccaccio dimostra che la mancanza di posizione sociale di una donna non influenza i suoi livelli di controllo in qualsiasi tipo di relazione. In effetti, le donne sembrano avere il sopravvento in molti aspetti delle relazioni uomo-donna. Ad esempio, il rapporto tra Ghismonda e il padre Tancrede nella IV giornata ritrae un legame in cui la donna detiene il potere sull'uomo. Ghismonda, scoraggiata dalle severe minacce del padre nei confronti del Guiscardo, minaccia la propria vita sopra la testa del padre dicendo: "Ti certifico che tutto ciò che hai fatto o farai con il Guiscardo, se non farai lo stesso con me, lo faranno le mie stesse mani" (p. 199).
Decameron monna sismonda
Il tema generale del Decameron è il potere dell'amore di sopravvivere ai cambiamenti della fortuna e di superare l'intelligenza umana. Per amore, Boccaccio intende solitamente la passione romantica, compresa la lussuria. Egli ritrae l'amore come una forza naturale che supera la volontà individuale. Quando Boccaccio personifica questa forza, Amore è sempre un maschio. Un quarto delle storie del Decameron hanno come trama l'adulterio, di solito perché le donne sono troppo deboli per resistere al potere di Amore. Tuttavia, anche l'amore familiare fa molte apparizioni. In molti racconti, come quello di Elissa sul Conte di Anversa, i genitori cercano i figli perduti da tempo e ripristinano la prosperità e l'armonia familiare. In altri racconti, come quello finale su Griselda, gli uomini sposati dimostrano il loro amore trattando le mogli con tenerezza e onorandole in pubblico. In entrambe le storie, l'amore dà ai protagonisti la forza di volontà per sopportare cambiamenti inaspettati e ingiusti nella fortuna.
Il Decameron comprende anche diverse storie d'amore convenzionali, in cui giovani amanti si incontrano, si innamorano e si sposano. Alcune di queste storie d'amore, come il divertente racconto di Ricciardo che sale sul balcone di Caterina per ascoltare l'usignolo, si concludono felicemente. Altre, come la storia di due giovani amanti che si sdraiano l'uno accanto all'altro e muoiono, hanno un finale tragico. (Entrambe le storie sono fonti per la tragedia romantica Romeo e Giulietta di Shakespeare). Ogni serata si conclude con una poesia, un omaggio al potere dell'amore romantico.