Cos è la costituzione italiana spiegata ai bambini

Costituzione deutsch

Articolo 2 [Diritti dell'uomo] La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nei gruppi sociali che ne esprimono la personalità, e assicura l'adempimento del dovere inalterabile di solidarietà politica, economica e sociale.

Articolo 3 [Uguaglianza](1) Tutti i cittadini hanno pari status sociale e sono uguali davanti alla legge, senza riguardo al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche e alle condizioni personali o sociali.

(2) È compito della Repubblica rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo individuale e la partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Articolo 5 [Autonomia locale] La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; applica pienamente il decentramento amministrativo dei servizi dello Stato e adotta principi e metodi di legislazione rispondenti alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

Diritto italiano

La storia delle politiche familiari in Italia inizia alla fine del XIX secolo, anche se fino all'avvento del fascismo tali politiche consistevano principalmente in un insieme di norme e consuetudini disarticolate che discendevano dall'antico diritto romano. Il primo provvedimento assistenziale pubblico consolidato, che risale al periodo fascista (cioè agli anni Venti del Novecento), aveva lo scopo di sostenere le madri lavoratrici non autosufficienti, fornendo loro sussidi economici, sale per l'allattamento e servizi di assistenza all'infanzia; e vietando il lavoro durante l'ultimo mese di gravidanza e fino a un mese e mezzo dopo la nascita del bambino. Sono stati inoltre forniti aiuti economici alle famiglie numerose e a basso reddito attraverso trasferimenti in denaro e detrazioni fiscali (Brienza, 2001).

A partire dalla seconda metà degli anni '90, con la cosiddetta Seconda Repubblica, il governo italiano ha iniziato a decentralizzare, trasferendo così queste responsabilità alle regioni e ai comuni. Questo è stato l'inizio di una nuova fase di promozione e sostegno alla famiglia. Gli interventi locali hanno incluso la fornitura di servizi per l'infanzia, l'istruzione pubblica, l'assistenza sociale e la tutela della maternità. A livello nazionale sono stati concessi anche sussidi occasionali in denaro per i nuovi nati e misure fiscali per le persone svantaggiate (disabili, genitori single, bambini e individui a basso reddito).

Come citare la Costituzione italiana

Non esistono norme che definiscano le età specifiche di bambini, adolescenti e ragazzi. In generale, queste fasce d'età tendono a essere associate al percorso scolastico, nonché al processo di maturazione fino al raggiungimento della maggiore età, che la legge definisce come 18 anni. In linea con la carriera scolastica, sono state individuate le seguenti fasi: l'infanzia (Bambini/bambine), che va tipicamente dalla nascita ai 10 anni (prima o "prima" infanzia da 0 a 6 anni; "seconda" infanzia da 6 a 10 anni), la preadolescenza (ragazzi/ragazze), che va dagli 11 ai 13 anni, e l'adolescenza (in italiano, lo stesso termine, ragazzi/ragazze), che va dai 14 ai 17 anni. Tuttavia, questo schema si conforma solo parzialmente a una definizione di sviluppo psicologico globale.

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Sebbene non esista una definizione esplicita di minore, con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989, avvenuta con la legge n. 176/1999, l'Italia ha automaticamente accettato la definizione di fanciullo come sinonimo di minore, come contenuto nell'articolo 1 della Convenzione.

Repubblica costituzionale

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La Costituzione della Repubblica Italiana è stata promulgata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, con 453 voti a favore e 62 contrari. Il testo, che da allora è stato modificato sedici volte,[citazione necessaria] fu promulgato in un'edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 1947.[1] L'Assemblea Costituente fu eletta a suffragio universale il 2 giugno 1946, lo stesso giorno in cui si tenne il referendum sull'abolizione della monarchia, e fu formata dai rappresentanti di tutte le forze antifasciste che contribuirono alla sconfitta delle forze naziste e fasciste durante la guerra civile italiana. [La Costituzione fu elaborata nel 1946 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948, un secolo dopo la promulgazione della Costituzione del Regno d'Italia, lo Statuto Albertino.[3]

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