Decadentismo spiegato ai bambini

Significato decadente
Per decadenza (pronuncia: DEK-a-dence) si intende uno stato in cui le persone si comportano in un modo che è considerato da alcuni come moralmente cattivo. L'aggettivo è "decadente". Non ha nulla a che fare con la parola decade (10 anni).
La decadenza è di solito uno stato di una società che era buona ma che è diventata cattiva. Molte persone hanno iniziato a comportarsi in un modo che gli altri considerano scioccante e la società non funziona più bene come prima. Naturalmente, non tutti sono d'accordo su cosa sia "buono" o "cattivo", ma alcune società, come Sodoma e Gomorra, sono considerate decadenti.
In Francia c'erano diversi scrittori che erano felici di essere chiamati "decadenti". Tra questi Paul Verlaine, Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé. In Francia, gli artisti simbolisti come Gustave Moreau si consideravano "decadenti". In Inghilterra gli artisti decadenti comprendevano lo scrittore Oscar Wilde e artisti visivi come Aubrey Beardsley. I "decadenti" sostenevano uno "stile di vita decadente", ovvero uno stile di vita basato sulla ricerca del massimo piacere estetico possibile.
Tema della decadenza
Stefano Evangelista ha conseguito il dottorato di ricerca in letteratura italiana presso la Durham University, dove è anche membro post-laurea del Centre for Nineteenth-Century Studies. È stato visiting fellow presso la Graduate School of Arts and Sciences dell'Università di Harvard e dottorando in visita presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Elisabetta Selmi è professore associato di Letteratura italiana e Teatro medievale e rinascimentale presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell'Università di Padova. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla letteratura e sul teatro del Rinascimento e della prima età moderna, sugli studi sull'Ottocento, sulla poetica classica e sulla letteratura religiosa.
Simbolismo
di, relativo a, o avente le caratteristiche di un gruppo di scrittori francesi e inglesi della fine del XIX secolo che tendevano a soggetti artificiali e non convenzionali e a uno stile sottomesso: di, relativo a, o avente le caratteristiche dei decadenti (vedi voce decadente 2, senso 1).
Essere decadente significa essere in fase di decadenza, quindi si può dire che una nazione potente è in fase di decadenza se il suo potere si sta affievolendo. Ma il termine è più spesso usato per parlare di decadenza morale. Fin dai tempi dell'impero romano, si tende a collegare la caduta di Roma alla decadenza morale della sua classe dirigente, che si concedeva lussi estremi e piaceri sgradevoli, offrendo al pubblico spettacoli crudeli come il massacro dei gladiatori. Ma non tutti sono dʼaccordo sullʼaspetto della decadenza morale (e nemmeno su come possa aver accelerato la caduta di Roma), anche se la maggior parte delle persone pensa che implichi un eccesso di piaceri sensuali, come ad esempio tra i poeti e gli artisti francesi e inglesi degli anni Ottanta e Novanta del Novecento, chiamati Decadenti. Oggi, per qualche motivo, si è deciso che decadente è il modo di descrivere le ricche torte al cioccolato.
Decadenza
Questo articolo si concentra su The Spirit Lamp, un periodico universitario di breve durata i cui quindici numeri furono pubblicati a Oxford dal libraio James Thornton tra il maggio 1892 e il giugno 1893 e curati prima da J. S. Phillimore e Sandys Wason, poi da Lord Alfred Douglas (per gli ultimi sei numeri). Una delle caratteristiche di questa rivista è che, oltre a numerose traduzioni, presenta molto materiale scritto in lingua straniera. La presenza di lingue antiche, in particolare del greco, è degna di nota. Corrisponde al legame già ben documentato tra ellenismo e omosessualità. Tuttavia, la presenza delle lingue moderne, e in particolare del francese - anche se, a mio avviso, è una delle caratteristiche salienti de La lampada dello spirito - viene solitamente trascurata. L'obiettivo di questo articolo è dimostrare che la poliglossia della Lampada degli spiriti è parte essenziale di un'estetizzazione della vita e dell'espressione di desideri altrimenti indicibili. Si tratta anche di una performance: attraverso di essa viene creata un'identità omosessuale, sfumando il limite tra arte e vita. Sostengo inoltre che ciò a cui assistiamo in The Spirit Lamp è la creazione di un linguaggio ibrido basato sulla creazione di un quadro di riferimento diverso da quello britannico e sulla defamiliarizzazione della lingua inglese.