Perché celebriamo Halloween?

Origine, leggende e trasformazione di una festa antica

Esploriamo le origini di Halloween e la sua evoluzione da celebrazione celtica a fenomeno globale che oggi conosciamo e festeggiamo.

La nascita di Samhain e il mondo celtico

Benvenuti, menti curiose! Halloween è una festa che, ogni 31 ottobre, trasforma le strade e le case di molti Paesi in luoghi pieni di luci, costumi e zucche intagliate. Ma vi siete mai chiesti come è nata questa celebrazione? Per scoprirlo, dobbiamo tornare indietro nel tempo, fino alle antiche tradizioni celtiche che celebravano la fine del raccolto in Irlanda. Il 31 ottobre segnava l’inizio di un periodo freddo e oscuro e, secondo la tradizione, in questa data il confine tra il nostro mondo e quello degli "aos sí" — spiriti e divinità soprannaturali — diventava sottile, permettendo a queste creature di visitare il regno umano.

Al calar del sole, i villaggi celtici si riunivano attorno a un grande falò. I druidi offrivano sacrifici agli dei e gli abitanti preparavano cibo e bevande per placare gli spiriti. Le fiamme attiravano gli insetti e, a loro volta, i pipistrelli — da qui, probabilmente, l’associazione di Halloween con queste creature notturne. In queste notti speciali, si credeva che le anime dei parenti defunti facessero ritorno alle proprie case, dove veniva loro riservato un posto speciale alla tavola e vicino al focolare.

L’arrivo del cristianesimo e l’evoluzione della festa

Con l’arrivo dei missionari cristiani nel V secolo, le tradizioni pagane vennero gradualmente adattate. In Irlanda, per esempio, la dea del fuoco Brigit divenne Santa Brigida, la prima monaca irlandese. Gli evangelizzatori cristiani trovarono utile incorporare alcune tradizioni celtiche, e nel XIII secolo, mentre si rafforzava la figura di San Patrizio come santo patrono, si continuò a riconoscere il valore delle feste tradizionali per favorire l’adesione dei locali alla nuova religione.

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In questo periodo, la festa di Samhain trovò un posto anche nel calendario cristiano. Nell’VIII secolo, Papa Gregorio III dedicò il 1° novembre a Ognissanti, una festa in onore di tutti i santi. Nel 835, il Papa Gregorio IV estese questa celebrazione all’intera cristianità, creando una stretta connessione con la vigilia, conosciuta come “All Hallows' Eve”, cioè Halloween.

La trasformazione negli Stati Uniti e l’influenza degli immigrati

Halloween, come lo conosciamo oggi, è fortemente influenzato dalle tradizioni irlandesi e scozzesi portate negli Stati Uniti dagli immigrati nel XIX secolo, in particolare dopo la grande carestia irlandese degli anni ‘40 dell’Ottocento. In America, Halloween divenne presto una festa comunitaria, trasformandosi gradualmente in un evento gioioso e ludico.

Negli Stati Uniti la celebrazione prese una piega più secolare, con tradizioni come “dolcetto o scherzetto” e l’uso di costumi che divennero parte integrante della festa. I bambini andavano di casa in casa, minacciando di fare “scherzi” se non avessero ricevuto dolci, pratica che oggi conosciamo come “trick-or-treating”. Inoltre, gli irlandesi sostituirono i tradizionali ravanelli intagliati con le zucche, più comuni nel nuovo continente e più facili da lavorare, creando così le iconiche “jack-o'-lantern”.

Jack il Taccagno e la leggenda della zucca intagliata

Un altro simbolo inconfondibile di Halloween, la zucca intagliata, ha un’origine curiosa. La leggenda di “Stingy Jack”, conosciuto come “Jack il Taccagno”, racconta di un uomo irlandese abile nell’ingannare persino il Diavolo. Jack riuscì infatti a costringere Satana a promettergli che non avrebbe mai reclamato la sua anima. Tuttavia, una volta morto, non fu accolto né in Paradiso né all’Inferno. Condannato a vagare per sempre, Jack ricevette una brace ardente dal Diavolo, che inserì in un ravanello scavato per farsi luce.

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Quando gli immigrati irlandesi portarono questa tradizione in America, sostituirono il ravanello con una zucca, trasformandola in un’icona di Halloween. Le zucche intagliate, con volti grotteschi, furono adottate per tenere lontani gli spiriti malvagi, rappresentando così il volto simbolico di Halloween.

Il boom di Halloween e l’espansione nel mondo

Dal 1950, Halloween iniziò a diventare una festa principalmente per bambini e giovani, fortemente sostenuta dal mercato e dalla cultura popolare. Film, serie TV e pubblicità contribuirono a diffonderla non solo negli Stati Uniti ma anche in tutto il mondo, dai Paesi anglosassoni all’America Latina e persino in Europa. Oggi, Halloween è tra le festività più redditizie dell’anno: nel 2022, gli americani hanno speso circa 10,5 miliardi di dollari in decorazioni, costumi e dolci. La festa è ormai un’occasione per tutti, adulti e bambini, per divertirsi, decorare la casa, indossare maschere e raccontare storie di paura.

Disfarsi dei travestimenti e i giochi di Halloween

Le origini dei costumi sono varie. Alcuni storici ritengono che già i Celti usassero coprirsi con pelli di animali per confondere gli spiriti malvagi. Altri suggeriscono che si dipingessero il volto di nero con cenere o si coprissero con maschere per rappresentare i morti. Tuttavia, è in Scozia, nel XVI secolo, che si trovano le prime testimonianze di giovani travestiti che andavano di casa in casa chiedendo cibo e bevande e minacciando “trick or treat”, con volti mascherati o velati.

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Halloween è diventato un momento di gioco, di mistero e di immaginazione. Ogni anno, milioni di persone celebrano questa festività senza più riferimenti a spiriti o divinità, ma per il puro piacere di condividere momenti di divertimento. E voi? Festeggerete Halloween? Qual è il vostro costume preferito?

Halloween ha origini antiche e leggende affascinanti, ma continua a reinventarsi, portando un po' di magia in ogni autunno. Buon Halloween!

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